La testimonianza di Mauro Palmas, con il suo racconto degli anni passati lontano dal paese, a servizio presso un'azienda agricola toscana, quando era solito attraversare il podere a cavallo correndo la sua Ardia solitaria, è emblematica dell'impossibilità per un cavaliere sedilese di immaginare la propria vita senza la corsa in onore di San Costantino.

Risulta però altrettanto difficile per Mauro ipotizzare un'Ardia condotta da una prima pandela donna.