Degli ulivi / Dalle Olive
È questo il brano che meglio evidenzia gli effetti di una lunga fase di tradizione esclusivamente orale del repertorio e il differente approccio al testo da parte delle due masse.
Il componimento, eseguito su uno schema simmetrico che prevede un secondo intervento dell’intonatore nella parte centrale, è una sorta di sinossi di larga parte del dramma sacro rievocato dai riti della Settimana Santa (la preghiera solitaria nell’Orto degli Ulivi, il tradimento, l’arresto e la condanna, la flagellazione, l’umiliazione della veste di porpora e della corona di spine e infine la salita al Calvario carico della croce).
Degli ulivi
Degli ulivi al monte supplice |
A prostrarsi il Cristo viene, |
si rattrista e insiem gli avviene |
sudar sangue di dolor. |
Fu tradito da un discepolo, |
è portato stretto al Tempio |
per tradurre in modo empio |
al flagello il buon Gesù. |
All’eterno Re di gloria |
Di vil porpora coperto, |
cinge il crin di spine un serto, |
sente l’onta ed il dolor. |
Suda, anela, cade squallido, |
e trascina stretta al monte |
grande croce in mezzo all’onte |
fra il più barbaro furor. |
Dalle olive
Dalle olive al Monte supplice |
A prostrarsi il Cristo viene, |
si rattrista e insieme viene |
sente l’onta di dolor. |
Fu tradito da un discepolo, |
si trascina in un deserto |
per tradurlo in modo empio |
al flagello il buon Gesù. |
All’eterno Re di gloria |
Divin corpo era coperto, |
cinge il crine spine di serto, |
suda sangue di dolor. |
Su d’anello cade squallido, |
è portato stretto al monte |
grande croce in mezzo all’orde |
fra il più barbaro furor. |
*I testi pubblicati sono tratti dai libretti dei due gruppi di cantori. Pertanto essi rispecchiano la pratica musicale così come si presentava quando i libretti sono stati redatti e si discostano parzialmente dall’attuale prassi canora.