Tomba
In questo brano, tratto dalla XIV stazione dei Brevi riflessi per la Via Crucis, il testo disegna una sorta di parabola ascendente, dall’immagine iniziale del sepolcro di Cristo a quella finale, prevista e anticipata, della resurrezione come vittoria sulla morte. Sul versante esecutivo, questo movimento di risalita verso la luce è assecondato e riprodotto dall’andamento vocale, che procede ripetutamente dalla profondità dei bassi alla potenza e chiarezza del coro, in cui risalta la brillantezza dei secondi soprani.
Tomba
Tomba, che chiudi in seno |
Il mio Signor già morto, |
fin che non sia risorto |
non partirò da te. |
Alla spietata morte |
Allor dirò con gloria: |
dov’è la tua vittoria? |
Il tuo poter dov’è? |
Tomba
Tomba, che chiudi in sene |
Il mio Signor già morto, |
finché non sia risorto |
non partirò da te. |
Alla spietata morte |
Allor dirò con gloria: |
dov’è la tua vittoria? |
Il tuo poter dov’è? |
*I testi pubblicati sono tratti dai libretti dei due gruppi di cantori. Pertanto essi rispecchiano la pratica musicale così come si presentava quando i libretti sono stati redatti e si discostano parzialmente dall’attuale prassi canora.