Trema la terra
Sul piano poetico – testuale il brano, d’origine ignota, si articola in tre fasi. La prima è quella che, realizzando un efficace effetto fonosimbolico, affida ai bassi il compito di ricreare i movimenti tellurici che sconvolsero il mondo alla morte di Cristo, accompagnati dal calar delle tenebre.
Il lento movimento di risalita dall’abisso alla superficie, intrapreso nella prima parte grazie ai continui passaggi tra bassi e coro, viene completato nella seconda, in cui viene preannunciata l’imminente “aurora del riscatto del Ciel”.
L’apice del volume e della potenza vocale viene però raggiunto solo nell’ultima parte, in cui i tenori e poi l’intero coro tratteggiano con forti accenti patetici l’immagine della Madre che assiste al momento più doloroso, l’ultimo anelito di vita del Figlio.
Trema la terra
Trema la terra e il cielo si scolora, |
Tra nubi cupe il sole si nasconde; |
morto è Gesù, ma la novella aurora |
del riscatto del Ciel già si diffonde. |
E la sua santa Madre è là dolente |
Pel suo Figlio, nel riscatto supremo; |
Madre col suo Figlio, è lì morente! |
Gesù trasse respiro, l’ultimo, estremo. |
Trema la terra
Trema la terra e il cielo si scolora, |
Fra nubi cupe il sole si nasconde; |
morto è Gesù, ma la novella aurora |
del riscatto del Ciel già si diffonde. |
Alla sua santa Madre è alla dolente |
Felcia, Figlio del riscatto supremo; |
Madre col suo Figlio, e l’immorente! |
Gesù tra sé respira, ultimo, estremo. |
*I testi pubblicati sono tratti dai libretti dei due gruppi di cantori. Pertanto essi rispecchiano la pratica musicale così come si presentava quando i libretti sono stati redatti e si discostano parzialmente dall’attuale prassi canora.