RIMOZIONE E VESTIZIONE DELL'ADDOLORATA
Il simulacro settecentesco viene estratto dalla teca situata in una delle cappelle laterali della chiesa di S. Giovanni, in cui è esposto per tutto l’anno, e temporaneamente sottratto alla vista dei fedeli per essere affidato ad ristretto un numero di consorelle che, nel rinnovarne l’abbigliamento luttuoso, ne riconfermeranno sul piano simbolico il ruolo di Addolorata.
Il rituale, indubbiamente sacro perché aperto dal segno della croce e scandito da preghiere individuali, mormorate dalle donne durante il suo svolgimento, vede la partecipazione esclusiva di poche consorelle impegnate in un accurato lavoro di rimozione delle vesti nere e bianche. Queste vengono ripulite e sistemate per essere poi riposizionate sul simulacro con i gesti attenti e rispettosi dovuti alla Vergine, ma anche con la delicatezza propria di chi rivolge le sue cure ad una donna in carne ed ossa, colta nel pieno del suo dramma materno.