PRIMO MAGGIO
Nel 1652 l’epidemia di peste che flagellava tutta l’Italia raggiunse l’isola e fece strage dei suoi abitanti. Poiché nessun intervento umano riusciva ad arginare il diffondersi del morbo, i Consiglieri di Cagliari si rivolsero a S. Efisio formulando un voto solenne: se egli avesse protetto la città dall’onda del contagio, ogni anno una lunga processione avrebbe ricordato la sua intercessione ripercorrendo il cammino da Cagliari a Nora, il luogo del suo martirio, e a ritroso da Nora a Cagliari.
Per questo motivo dal 1657, anno in cui la peste fu debellata definitivamente, il primo giorno di Maggio i cittadini del capoluogo e tutti i sardi attendono l’uscita del Santo dalla chiesetta a lui dedicata nel quartiere di Stampace.