Nei quarant’anni che ci separano dalla descrizione di Antonio Francesco Spada, la festa di San Costantino ha dovuto cedere una parte della “spontaneità” esaltata dallo studioso in cambio di formule organizzative più adatte ad accogliere un numero sempre crescente di partecipanti, e soprattutto a garantirne la sicurezza.

D’altra parte, questi processi non sembrano scalfire il solido sistema interno di gestione della festa, un copione non scritto che ogni sedilese conosce intimamente in virtù della sua stessa appartenenza alla comunità locale. La preparazione all’Ardia, infatti, è un processo ininterrotto che catalizza la vita del paese, coinvolgendo tutte le generazioni, gli uomini, le donne e le loro famiglie, ed esigendo una dedizione costante.